ANFIA: Manifesto automotive per la prossima legislatura

19 Ago 2022

In considerazione del cruciale momento storico di transizione produttiva che il settore troverà ad affrontare nei prossimi 5 anni, della voglia delle imprese italiane di essere ancora competitive a livello globale, ANFIA ha stilato un “manifesto della filiera automotive” per la prossima legislatura.

Il documento schematizza sinteticamente 3 filoni di azione (politica industriale, mercato e infrastrutture) ed indica per ciascuno le tematiche che le aziende italiane sentono come prioritarie e fondamentali per affrontare al meglio gli sfidanti cambiamenti che gli obiettivi di decarbonizzazione e i nuovi paradigmi di mobilità stanno già comportando.

ANFIA, da oltre 110 anni al fianco delle imprese automotive, ha rinnovato ai partiti ed alle Istituzioni il suo impegno a collaborare negli interessi del sistema paese per garantire e mantenere alta la competitività del 1°settore manufatturiero italiano, da sempre comparto trainante dell’economia italiana.

L’industria automotive italiana

L’industria automotive italiana è il settore industriale con il più alto moltiplicatore di valore aggiunto.

  • 5.156 imprese
  • 274.357 addetti nella produzione
  • 9,1 miliardi € salari e stipendi
  • 93 Miliardi € fatturato
  • 9,3% del manufatturiero
  • 5,2% del PIL

Il settore automotive (industria e servizi)

  • 1,23 milioni addetti
  • 26 miliardi € salari e stipendi
  • 335 Miliardi € fatturato
  • 19% del PIL
  • 76,3 miliardi € gettito fiscale*
    – 60 miliardi € utilizzo
    – 9,6 miliardi € acquisto
    – 6,7 miliardi € possesso

Politica industriale per la transizione produttiva

Il settore automotive è nel pieno di una rivoluzione produttiva che nei prossimi 5 anni ridisegnerà totalmente la filiera e ne decreterà la competitività in Europa e nel Mondo. Le imprese sono pronte a fare la loro parte, investendo in R&S per innovare prodotti e processi in ottica di sostenibilità, fondamentale sarà accompagnarle e
supportarle nella transizione.

  1. Spinta e sostegno agli investimenti nelle nuove tecnologie della mobilità: elettrico (nuovi componenti, raffinazione e assemblaggio batterie), idrogeno (fuel cell e H2 ICE), carburanti rinnovabili. Ricerca, innovazione, riconversioni produttive e formazione.

Obiettivo: creare le condizioni per incrementare la produzione nazionale a ~1.000.000 di veicoli

  • Transition fund europeo per la filiera automotive che deroghi ai vincoli territoriali e dimensionali degli
    aiuti di Stato;
  • Forte politica di attrazione degli investimenti;
  • Immediatezza, semplicità di fruizione e certezza degli strumenti a sostegno della produzione industriale;
  • Incentivi per le aggregazioni tra imprese;
  • Sostegno alla liquidità;
  • Potenziamento misure sostegno Ricerca e Sviluppo;
  • Misure strutturali di compensazione caro energia;

2. Supporto e accompagnamento per le imprese che “non troveranno posto” nella filiera e tutela dei lavoratori a rischio.

  • Ammortizzatori per transizione;
  • Reskilling, upskilling e mobilità aziendale;
  • Sostegno qualificato nell’elaborazione di business plan di riconversione;

Mercato

Nel settore automotive, un mercato florido e competitivo a livello europeo è essenziale per spingere ed attrarre investimenti industriali sul territorio nazionale. Fondamentale, inoltre, il suo ruolo per raggiungere gli obiettivi di decarbonizzazione dei trasporti.

Trasporto privato

  • Garantire la pianificazione pluriennale degli incentivi di mercato senza distogliere risorse stanziate fino al 2024;
  • Modifica schema incentivi per incrementare il tiraggio delle risorse e risollevare il mercato;

Trasporto pubblico

  • Obbligo pagamento anticipo 30% forniture da parte delle stazioni appaltanti;
  • No barriere di accesso alle gare che penalizzino le nuove produzioni delle tecnologie elettriche e ad idrogeno;
  • Spinta verso le tecnologie alternative nelle politiche di rinnovo del parco circolante degli autobus urbani ed
    extraurbani;
  • Spinta sperimentazioni shuttle bus a guida autonoma;

Trasporto merci

  • Adozione piano strutturale di sostegno agli investimenti degli autotrasportatori per sostituire veicoli e rimorchi, con impatti positivi in termini di emissioni e sicurezza stradale;
  • Modificare schema incentivi ai veicoli commerciali leggeri, eliminando vincolo rottamazione ed ampliando le
    tecnologie a disposizione degli operatori logistica urbana o Politiche fiscali anticicliche su carburante e altri costi di esercizio per favorire la domanda e l’impiego di veicoli ad alimentazione alternativa;
  • Definizione Piano Generale dei Trasporti e della Logistica
  • Favorire nuove modalità d’impiego delle flotte veicolari nell’autotrasporto come il noleggio a lungo termine;
  • Sostegno alle PA per rinnovo flotte e raggiungimento obiettivi derivanti dai “criteri ambientali minimi”;

Sviluppo infrastrutturale

Lo sviluppo industriale e di mercato delle nuove tecnologie non può prescindere da un rapido sviluppo infrastrutturale che ne garantisca la fruizione ai consumatori.

Infrastrutture di ricarica elettrica

  • Incentivare la predisposizione di un’infrastruttura elettrica condominiale dedicata, per semplificare l’installazione dei punti di ricarica nei singoli posti auto;
  • Accelerare bandi PNRR e introdurre linee guida nazionali che definiscano criteri standard nei bandi di gara, tra cuimeccanismi di premialità per le tecnologie innovative (V2G, storage, integrazione con PV);
  • Sostenere l’infrastrutturazione elettrica di depositi e imprese;

Rifornimento Idrogeno

  • Accelerare bandi PNRR per la realizzazione delle infrastrutture di rifornimento ad idrogeno, da realizzare in via prioritaria sulla rete autostradale e i suoi principali corridoi merci nazionali;
  • Semplificare la normativa per installazione delle stazioni di rifornimento;
  • Riconoscere un quadro regolatorio ed omologativo dei dispositivi per la trazione ad idrogeno carbon neutral;

Biocarburanti, carburanti rinnovabili e sintetici

  • Spinta erogazione sulla rete delle infrastrutture di rifornimento tradizionali di biocarburanti (bio-GNL, bio-
    CNG e HVO) e carburanti sintetici;
  • Adozione strumenti di tracciabilità che permettano di riconoscere premialità per imprese e consumatori che scelgono soluzioni di mobilità a basse emissioni;

È possibile scaricare il pdf del manifesto ANFIA qui.

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