L’estate 2022: dove è vietato lavare l’auto a causa della siccità in Italia?

07 Lug 2022

Purtroppo, in Italia durante la stagione estiva si sente la siccità e scarsità di acqua dolce, per prevenire lo spreco di acqua si è deciso di vietare il lavaggio delle auto nei luoghi privati in questo periodo.

La siccità ha colpito l’intero Paese dal nord al sud. La scarsità di acqua dolce crea molti problemi, soprattutto per il mondo agricolo, ma non solo. Ciò comporta l’adozione di misure di emergenza per combattere la siccità, che potrebbe diventare ancora più grave nei prossimi mesi, motivo per cui alcune regioni hanno vietato il lavaggio delle auto per ridurre lo spreco di acqua.

Alcuni comuni delle regioni del nord Italia più colpite dal problema della siccità (Piemonte, Lombardia, Emilia-Romagna e Veneto) hanno vietato il lavaggio di auto, moto e veicoli privati. Tuttavia, il divieto non pregiudica il funzionamento degli autolavaggi che possono funzionare come prima.

La Lombardia non ha ancora emanato alcuna ordinanza regionale per affrontare questo problema, ma alcuni comuni hanno già introdotto un divieto. Alcune amministrazioni vietano l’uso dell’acqua per lavare le auto e irrigare i giardini. A Trade, questo divieto è in vigore, e il sindaco ha inflitto una sanzione da 25 a 500 euro per il mancato rispetto del nuovo divieto, che si applicherà fino al 31 agosto 2022, dalle ore 6:00 alle ore 24:00.

Il Piemonte adotta soluzioni simili e 250 comuni hanno già firmato regolamenti che vietano l’uso dell’acqua potabile se non per ragioni strettamente necessarie. A sua volta, in Emilia-Romania è entrata in vigore un’altra legge, valida fino al 30 settembre 2022: vieta il lavaggio dell’auto dalle ore 8:00 alle ore 21:00. A Vicenza, fino al 31 agosto, le normative vietano l’uso dell’acqua potabile per lavare le auto in casa o in luoghi privati, e non è consentito il riempimento delle piscine private. La multa per chi non rispetta è compresa tra 25 e 500 euro.

Nel centro Italia

Anche altre parti d’Italia hanno deciso di adottare misure simili. I punti di partenza sono stati Anguillara Sabazia, Bracciano e Trevignano Romano, tre comuni sul Lago di Bracciano, oltre a Pistoia ed Empoli in Toscana e Spoleto in Umbria.

 

Photo by Luca on Unsplash
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